La foto della settimana

svassi
Danza delle erbe

NEWS:


contatore accessi web

Parco regionale dei Monti Lattari (Sa)

 

Febbraio 2011

L'esterno della grotta
L'esterno della grotta

Quando abbiamo del tempo libero non perdiamo mai l'occasione di fare una passeggiata nel bosco, anche se "solo" sui Monti Lattari.

Non bisogna mai sottovalutare un percorso, anche se all'inizio sembra insigificante e banale può riservare delle gradite sorprese, proprio come è capitato a noi.

Arriviamo alla grotta sperando di trovarla ancora com'era l'ultima volta, ma purtroppo, come spesso accade da queste parti, ci sono rifiuti sparsi un po' ovunque.

Senza scoraggiarci accendiamo le torce frontali ed entriamo, passando per lo stretto ingresso di roccia.

Un rigagnolo d'acqua limpida scorre verso l'esterno facendoci ben sperare.

 

L'ingresso della grotta
L'ingresso della grotta

Procediamo con molta cautela, un po' per non scivolare e un po' per non spaventare i grilli delle caverne che cominciano a fare capolino sulle pareti. Le nostre torce sono deboli, ma ci permettono di scoprire le decine di piccole salamandre (Salamandra salamandra) che guizzano tra i sassi, proprio sotto di noi.

Larve di salamandra pezzata
Larve di salamandra pezzata

Da questo momento proseguiremo letteralmente in punta di piedi, e solo dopo esserci accertati di non schiacciare nessuno.

Realizziamo quanto è fragile questo micro ecosistema.

Nelle piccole pozze le larve ci sono, quindi da qualche parte devono esserci anche gli adulti, ma non riusciamo a vederli e proseguiamo.

Ragni e grilli delle caverne
Ragni e grilli delle caverne

Alzando gli occhi la grotta che fino a un momento fa ci appariva spoglia e fredda si riempie di vita. Centinaia, migliaia di sottili zampette corrono spaventate dalla luce in ogni direzione accalcandosi nelle pieghe della pietra. Ci chiediamo di cosa mai possano nutrirsi tanti insetti chiusi al buio di una grotta.

Rinolofo minore
Rinolofo minore

Improvvisamente notiamo una piccola pallina scura che penzola dal soffitto della grotta: è un pipistrello!

Vorremmo urlare dalla gioia ma per fortuna riusciamo a contenere l'emozione;

illuminiamo il resto della grotta: sono due, anzi no... tre!

Immediatamente abbassiamo le luci e prepariamo il necessario per scattare:

sistemiamo il manfrotto xprob snodandolo completamente sulle pareti, (insieme alla testa joystick si rivelerà uno strumento impareggiabile per le nostre foto).

Misuriamo il piccolo mammifero per poterlo poi identificare: è un Ferro di cavallo minore (Rhinolophus hipposideros), una specie non molto rara ma ormai in rapido declino a causa della forte riduzione di habitat.

Rinolofo minore - aggancio
Rinolofo minore - aggancio

Anche il secondo pipistrello è della stessa specie, mentre il terzo, aggrappato più in alto e leggermente più grande, è un Ferro di cavallo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum). E' un'emozione fortissima.

Trovarsi a pochi centimetri da un animale selvatico, nel suo ambiente naturale, in una fase della vita delicatissima come il letargo e riuscire a immortalare la scena con la fotografia.

Immobili e nel più assoluto silenzio restiamo incantati dai dettagli di questo affascinante animale.

Salamandra pezzata
Salamandra pezzata

In un momento ci sentiamo addosso quella gioia intensa che ci ripaga dei tanti chilometri a piedi, dei graffi, degli esami noiosi, della pioggia e di tutte le uscite poco fortunate. Ben presto però ci accorgiamo che la nostra presenza sta cominciando a infastidire la tranquillità della grotta e ci prepariamo ad uscire.

Salamandra pezzata
Salamandra pezzata

Sempre stando attentissimi a non calpestare nessuna larva arriviamo all'uscita della grotta. Inaspettata e ormai anche un po' sminuita si fa intravedere, seminascosta dietro un sasso, una grossa salamandra pezzata.

Purtroppo quest'altro meraviglioso abitante della grotta decide di non collaborare molto e si ritira nel suo nascondiglio.

 

Tutto è tornato alla normalità!